La costa del Gargano, in particolare il tratto da Vieste a Mattinata, è uno dei paesaggi più suggestivi della Puglia:

bianche scogliere a strapiombo sul mare, pini, ginestre e cisti si alternano nelle acque azzurre accessibili solo da Ingresso via mare e spiaggia di ciottoli bianchi. Nel regno delle baie e delle piccole oasi, dei gabbiani reali e dei falchi, troviamo le grotte marine: grandi buche in cui si insinua il mare. In questi tunnel appositamente sagomati, grazie alla luce filtrata e ai suoi riflessi tra le rocce e la macchia mediterranea, l’acqua acquista una tonalità incantevole, regalandoci uno spettacolo spettacolare.

Secoli, millenni e millenni, le onde hanno eroso la costa calcarea del Gargano a un ritmo metodicamente lento, creando scenari naturali impareggiabili, aprendo fessure, crepacci e cunicoli. Il sole se ne prende cura attraverso splendidi riflessi sull’acqua per completare lo stupore.

Sono una ventina le grotte marine, scoperte da due pescatori (i fratelli Triminio) nel 1954, un anno prima che il turismo di massa conoscesse le meraviglie del Gargano. Pochi anni dopo a Pugnochiuso nel 1963, in rappresentanza dell’Ing. Enrico Mattei, inizia la costruzione del più famoso centro di villeggiatura di Vieste, che sposterà l’economia del paese dall’agricoltura al turismo. Le grotte marine di Vieste e del Gargano hanno ispirato per la loro bellezza e forma i vecchi pescatori, e prendono il nome dai più singolari e curiosi:

La Grotta Campana grande ha una grande forma a campana alta 70 metri, ricoperta di muschio vellutato.
La grotta del contrabbandiere con doppia uscita usata per aiutare i contrabbandieri a fuggire.
Grotta delle Rondini dove nidificano gli uccelli buoni
La grotta in frantumi ricorda un antico castello distrutto dal tempo, da dove i pini d’Aleppo si specchiano nelle acque color smeraldo.
Il doppio foro dell’occhio è caratterizzato da due piccoli fori scolpiti dalle onde.
La grotta dello smeraldo, il mare e la luce si riflettono sulle pareti creando un suggestivo effetto cromatico.
La Grotta del Pomodoro ha molluschi rossi a forma di pomodoro sulle pareti.
Grotta delle Sirene, dove secondo la leggenda un tempo erano abitate le Sirene.

Secondo la leggenda, come Pizzomuno, la grotta marina altro non è che un rifugio per le sirene: era qui che figure terrificanti con incantevoli canti imprigionavano in catene le loro gelose fanciulle. In estate, escursioni in motoscafo alle grotte da Motobarca Desirèe, partenza mattutina e pomeridiana dal porto di Vieste, dove si possono ammirare anche le famose “Baia di San Felice”, “Architiello”, Baia di Campi, Faraglioni di Baia delle Zagare e Spiagge di Porto Greco, Vignanotica e Pugnochiuso.

I biglietti possono essere acquistati anche online su grottemarinegargano.com